Articolo : LA NAZIONE PISTOIA 22/12/2010

Comitato contro l’inceneritore di Montale

Comunicato stampa 18 Dicembre 2010 

Non abbiamo mai detto di imputare le emissioni dell'inceneritore come unica causa dello sforamento della centralina di Stazione a Montale, ma tra le principali cause considerando l'impressionante volume di rifiuti bruciati, ben 150 ton giorno. Riguardo ai fuochi all'aperto secondo noi vanno sicuramente regolamentati perché non si può continuare a permettere di bruciare qualsiasi cosa senza controllo. Ma con  questo divieto di bruciare sterpaglie ecc. adesso questi materiali finiscono nei cassonetti e quindi all'inceneritore. Ci chiediamo, cosa cambia? Vengono sempre bruciati con  il medesimo risultato di emissioni di inquinanti. L'amministrazione dovrebbe piuttosto attivarsi per la raccolta di potature, fogliame ecc e il suo conferimento  in impianto di compostaggio oppure incentivando gli utenti all'uso della compostiera e del biotritatore per le potature. Se poi il Sig. Sindaco Scatragli decidesse di realizzare finalmente il porta a porta con un centro riciclo su modello Vedelago, da lui tanto propagandato in campagna elettorale, in pochi mesi si eviterebbe di portare ad incenerimento la quasi totalità dei rifiuti, con una conseguente riduzione della Tia per gli utenti, la creazione di centinaia di posti di lavoro e la centralina di Stazione potrebbe non sforare mai più.....
Comitato contro l'inceneritore di Montale
Qui sotto l'articolo del Sindaco di Montale Scatragli e ancora sotto

La Nazione di oggi con la nostra
Comitato per la Chiusura dell'Inceneritore di Montale

Malattie da inquinamento arrivano i “medici sentinella”

6 dicembre, 2010 
Una rete di sanitari di famiglia per segnalare in tempo reale dal territorio i casi di cancro ed altre patologie tra i loro assistiti. L’esempio recente della discarica di Caserta. Intanto l’Italia “conquista” il record di tumori infantili nell’Occidente.

di ARNALDO D’AMICO: LI CHIAMANO “medici sentinella” perché segnalano a un centro dati nazionale cosa sta succedendo ai loro pazienti con cadenza quotidiana o settimanale. In genere sono medici di famiglia e sinora sono stati reclutati per “avvistare” i primi casi di influenza e prevedere il picco dell’epidemia annuale, tenere sotto controllo l’andamento dell’Aids o la diffusione del diabete con ottimi risultati, sia in Italia che in altri paesi europei. A differenza degli studi epidemidemiologici, le “sentinelle” colgono in tempo reale l’andamento della salute di una popolazione indicando subito il da farsi, senza aspettare i due anni in media necessarie alle indagini più accurate. La proposta ora è di includere le patologie da inquinamento tra quelle che i medici “sentinella” dovranno avvistare e segnalare.

Colpo di mano della Regione su acqua e rifiuti

Comitato per la Chiusura dell'Inceneritore di Montale

Nel più assoluto silenzio della stampa e delle forze politiche, come si conviene nei migliori sistemi dittatoriali, il Consiglio regionale si appresta a varare una riforma del sistema di gestione dell'acqua e dei rifiuti che svuota di potere sindaci, consigli comunali e naturalmente la cittadinanza tutta.

Comunicato WWF su sentenza contro inceneritore di Albano

___Comitato per la Chiusura dell'Inceneritore di Montale


Gentili interlocutori,
allego il comunicato stampa del WWF che accoglie con soddisfazione la sentenza del TAR del Lazio rispetto all'inceneritore di Albano.
Allego per conoscenza anche il testo della sentenza del TAR girata da Vanessa Ranieri Presidente WWF Lazio che ha seguito come avvocato il ricorso e il suo dibattimento
Complimenti a tutti quelli che hanno lottato, sperando che questa sentenza, in questa crisi ambientale irreversibile, sia un punto di svolta per chi ha a cuore la tutela della salute e della biodiversità.


IL TAR LAZIO BLOCCA
L’ INCENERITORE DI ALBANO
La nostra Associazione esprime immensa soddisfazione per la bocciatura al Tar Lazio dell’iter seguito da Regione Lazio e Coema con sentenza n. 36740 emessa dalla prima sezione del Tar proprio di ieri,  con cui si sancisce l’illegittimità dell’iter adottato dopo il 25 marzo 2008 per il rilascio del parere della valutazione d’impatto ambientale. Un parere dapprima negativo e poi divenuto improvvisamente positivo, in riferimento alla realizzazione del progetto presentato dal COEMA, (composto da AMA, ACEA, Pontinia Ambiente s.r.l.) sul quale il WWF aveva sin dall’inizio espresso forte contrarietà attraverso le osservazioni all’epoca presentate e con ancor più determinazione nell’intervento ad adiuvandum nel processo amministrativo, a sostegno ed integrazione delle tesi corrette avanzate dai comitati di Albano nel ricorso principale.
Una vicenda quella dell’impianto di Albano, che pone un punto fermo al concetto di buon governo del territorio e di trasparenza amministrativa – dichiara Vanessa Ranieri presidente WWF Lazio - I Giudici Amministrativi con questa sentenza ci hanno finalmente riportato in Europa, da parte nostra annunciamo invece un esposto alla Corte dei Conti al fine di chiedere una verifica sulla correttezza tecnico contabile degli atti oggi annullati che hanno indubbiamente prodotto un danno erariale e che dovrà essere risarcito da chi evidentemente ha presumibilmente violato la legge”.
Determinante è stato il fronte unicoconclude Ranieri che ha assistito come avvocato nel processo  il WWF e i Comuni intervenuti - che  i comitati di Albano,  WWF e i Comuni di Albano Laziale, Genzano di Roma, Lanuvio, Pomezia, Ardea, Rocca di Papa, Ariccia e Castel Gandolfo hanno fatto nei confronti di un progetto che altro non è che il frutto di un’impostazione errata della gestione del ciclo dei rifiuti. Che questo sia il primo passo per il riconoscimento da parte di tutta la classe politica e delle Amministrazioni dell’esigenza di cambiare rotta, non investendo su incenerimento e discariche, ma su una corretta applicazione dei principi comunitari in tema dei rifiuti: prevenzione, riduzione, riuso, riciclo e corretto avviamento a filiera. Queste sono le uniche parole d’ordine che riconosciamo”.
Roma 16 dicembre 2010
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EMERGENZA DEMOCRAZIA - Toscana BENI COMUNI - Lettera Aperta-Appello agli Amministratori Pubblici della Toscana

Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua,
                                                                 Comitati toscani contro l’incenerimento dei rifiuti,
                                                              Italia Nostra Toscana, Forum Ambientalista Toscano

LETTERA APERTA - APPELLO

 AGLI AMMINISTRATORI PUBBLICI
Comuni, Province, Regione
(Toscana)

Soppressione degli ATO, istituzione dei Commissari regionali (acqua e rifiuti)

Un attacco ai Beni Comuni. La privatizzazione della politica

Assemblee Elettive, Sindaci, Cittadini e Comitati di Cittadinanza
relegati ad un ruolo di sterili spettatori

Urgente CI STANNO PRENDENDO IN GIRO?

  Comitato Contro l’inceneritore di Montale
Buon giorno a tutti,
come avrete letto sui giornali la centralina di Stazione continua a rilevare inquinanti ben oltre i limiti e il Sindaco di Montale intende porvi rimendio semplicemente imponendo ai cittadini di tenere il  riscaldamento ad un massimo di 20° e di vietare di dar fuoco alle sterpaglie,
 ma neppure una parola sulle 150 tonnellate al giorno di rifiuti anche ospedalieri, che brucia l'inceneritore!!!
Poi come se non bastasse si vuole che tutti i Comuni circostanti( Agliana, Quarrata, Pistoia e Montemurlo)  rispettino le stesse limitazioni!
Ci stanno prendendo in giro? o credono che siamo stupidi o tanto ignoranti da credere a queste storielle?
Sotto il nostro comunicato stampa di oggi in risposta al Sindaco Scatragli,ancora sotto i 2 articoli sulle iniziative prese dal Sindaco per lo sforamento della centralina.
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                                    COMUNICATO STAMPA
OLTRE AL  DANNO ANCHE  LA BEFFA.......... 
Noi del Comitato contro l'inceneritore di Montale, come cittadini ci sentiamo presi in giro  nell'apprendere come
 il  Sindaco Scatragli intenda  porre rimedio all'ennesimo sforamento della centralina di Via Pacinotti alla Stazione
 imponendo il riscaldamento al massimo a  20° e vietando  di dar fuoco alle sterpaglie.
Il Sindaco forse dimentica, di avere sul proprio territorio un impianto di incenerimento che brucia ben 150 tonnellate
al giorno di rifiuti e che la centralina è in zona rurale?
Ricordiamo che nella combustione di materia "nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma" e che quindi quando
 si portano a combustione 150 tonnellate al giorno  di spazzatura  non le distruggiamo, ma le trasformiamo solamente, 
in altrettante 150 ton. di cui circa 1 terzo  in scorie pericolose che rimangono nei forni e per i restanti 2 terzi in  gas e Polveri sottili
 immesse in atmosfera e che ricodono inevitabilmente in fran  parte sul  nostro territorio, sui nostri orti, sui campi coltivati, nell'acqua
potabile ecc.  
Chiediamo quindi al Sig. Sindaco Scatragli, se  sia il caso di prendere in esame sopratutto  questo aspetto tra le cause dello
sforamento della centralina, i cui rilevamenti ricordiamo essere tra i peggiori dell'intera Toscana, pur essendo in zona rurale,
distanti dal grande traffico rispetto ad altre centraline, ma "sfortunatamente" vicino all'inceneritore.
Comitato contro l'Inceneritore di Montale

I N C E N E R I T I D A M O R I R E

VENERDI’  17    DICEMBRE   ore 21.00
Teatro MODERNO AGLIANA, piazza A. Gramsci
I N C E N E R I T I D A M O R I R E

Valutazioni sui report presentati da Arpat e Asl del 29 maggio.
Alessandro Romiti introdurrà  gli specialisti chiamati a rispondere alla presentazione della prima fase di indagini purtroppo dimostrative del conclamato inquinamento dell’ambiente della piana pistoiese e pratese, con particolare rilievo per nelle zone di ricaduta dell’ inceneritore di Montale e di quello di Baciacavallo.
L’emergenza sanitaria minaccia la popolazione con lo sviluppo di patologie tumorali e conseguenti morti.

INTERVERANNO:
  • Dott.ssa   Patrizia Gentilini, oncologa - ISDE  Italia
  • Dott. Valerio Gennaro, epidemiologo - Istituto Tumori di Genova
  • Dott. Gianni  Malatesta, fisico
  • Dott.ssa Adriana Pagliai, Coordinamento dei Comitati della Piana  Firenze, Prato e Pistoia
    Nell’assemblea del 29 maggio le relazioni di Arpat e di Asl hanno dimostrato la presenza di estese tossicità nelle matrici ambientali e biologiche, anche confermate nelle dichiarazioni rese dal direttore di ARPAT al procedimento penale Tibo-Cappocci.
    Per loro ammissione, il territorio è pesantemente inquinato. La prevalenza delle tossicità è riconducibile all’inceneritore di via Tobagi: UN DISASTRO SANITARIO E AMBIENTALE EVITABILE, DA FERMARE SUBITO CON ALTERNATIVE CONCRETE E DISPONIBILI.

NO AL SISTEMA INTEGRATO E ALL’ INCENERIMENTO SI’ AL RIUTILIZZO, RICICLAGGIO, COMPOSTAGGIO E RISPARMIO
DI  MATERIA-ENERGIA
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