INCENERITORE: IL SINDACO DI MONTALE MINACCIA UN’ORDINANZA SE NON SI INDIVIDUERANNO I PROBLEMI

«Soluzioni o tra 72 ore chiudo l’impianto»
 di GIACOMO BINI
«EMETTERÒ un’ordinanza di chiusura dell’inceneritore se entro tre giorni non si risolveranno o almeno si individueranno i problemi esistenti nell’impianto». Il sindaco di Montale David Scatragli, con una lettera inviata agli altri due sindaci della piana, alla Provincia e all’Arpat, dà 72 ore di tempo alla ditta che gestisce l’impianto per trovare la causa delle anomalie che hanno determinato il superamento del limite di attenzione (pari alla metà del limite di legge) nell’emissione delle diossine registrato anche nel prelievo del 17 febbraio scorso. La decisione del sindaco è seguita a una lettera dell’Asl arrivata sul tavolo dei sindaci e della provincia giovedì scorso, nella quale l’azienda sanitaria esprimeva preoccupazione per i problemi registrati all’impianto e invitava gli enti pubblici coinvolti, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, a esercitare una estrema attenzione. In particolare l’Asl invitava la Provincia a chiedere conto della situazione al gestore dell’impianto e a considerare anche l’eventualità di sospendere l’autorizzazione.
NEGLI ULTIMI giorni c’è stato un susseguirsi di notizie poco confortanti provenienti dall’inceneritore. In particolare i risultati del 17 febbraio, di nuovo oltre la soglia di attenzione di 0,05 nanogrammi di diossine (la metà del limite di legge di 0,1), avevano dimostrato come fossero stati inutili gli interventi tecnici eseguiti nei giorni precedenti, in particolare la sostituzione dei filtri. Già lunedì scorso il sindaco di Montale aveva scritto una lettera alla Provincia in cui richiamava attenzione sulla situazione e chiedeva di fermare la linea 3 dell’impianto. Il giorno dopo, martedì, la Provincia ha deciso di fermare la linea 3 sulla base della procedura prevista dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (la cosiddetta istruzione 19). Da allora, dato che anche la linea 1 dell’impianto è ferma per manutenzione, l’inceneritore, che ha in tutto due linee è di fatto inattivo. «Ho voluto porre un limite di tempo — dice il sindaco — entro il quale va trovata la soluzione o almeno la causa dei problemi altrimenti l’impianto resta chiuso».
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Il Comitato si é costituito parte civile nel nuovo procedimento contro l' Inceneritore di Montale

Comitato Contro l'inceneritore di Montale

Buona Sera,
ci siamo costituiti parte civile nel nuovo procedimento di ieri riguardante  una presunta violazione delle norme di sicurezza nel trattamento dei carboni attivi riscontrata tra l’ottobre 2008 e il gennaio 2009. Di seguito gli articoli a riguardo.

Domenica 6 Mazo - Mercatino del Comitato

 COMITATO CONTRO L'INCENERITORE DI MONTALE

Buon giorno a tutti,
vi aspettiamo domenica 6 Marzo
al nostro Banco accanto al Bar Rinascita,  al Mercatino di San Piero dove facciamo informazione e raccogliamo i fondi per pagare il materiale info, le spese del tribunale ecc.  (da Domenica 6 Marzo accettiamo anche vecchie lire)
 
Stiamo difendendo la salute di tutti
                                             
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Chi di voi volesse darci una mano nelle  varie attività del comitato, tra cui  la gestione del banco del mercatino: per stare alle informazioni, alla vendita/ baratto degli oggetti  o per montare al mattino o rimettere la sera può contattarci o venite a trovarci il  martedì alle 21.15 alla riunione del Comitato presso la sala della Chiesa di Stazione