Comitato Contro l'inceneritore di Montale

                                             COMUNICATO STAMPA

l' ASL ci dà  ragione

Noi del comitato Contro l'inceneritore di Montale negli ultimi mesi abbiamo più volte denuciato l'inadeguatezza delle iniziative  prese dall'amministrazione di Montale in seguito ai ripetuti sforamenti della Centralina di Stazione e abbiamo chiesto con forza che venissero presi invece immediati provvedimenti nei confronti  dell'inceneritore come  maggior responsabile delle alte concettrazioni di Pm10. Adesso la notizia che l'ASL ci dà  ragione come riportato dalla nota ASL inviata al comune di Montale in data 19/01/2011.

 Questa infatti sulla base di una prima istruttoria considera   la necessità di aggiungere tra le misure restrittive per riportare la concentrazione ambientale delle Pm 10 al di sotto dei limiti di legge, anche temporanee sospensioni dell'attività dell'impianto. Alla già grave sitazione ambientale si aggiunge poi la notizia di pochi giorni fà del superamento della soglia di attenzione delle diossine proprio della terza linea ovvero quella nuova a dimostrazione che anche il nuovo impianto produce diossine. In difesa della salute pubblica chiediamo che si proceda a prendere provvedimenti restrittivi sull'impianto e  ad eliminare dal piano interprovinciale dei rifiuti l'ulteriore ampliamento previsto   a 220ton g. che aggraverebbe  la situazione ormai arrivata al limite,
destinando da subito le risorse necessarie alla raccolta  porta a porta di tutti i materiali e alla creazione di un centro riciclo su modello Vedelago permettendo la  chiusura  definitiva dell'impianto in tempi brevi.

Comitato Contro l'inceneritore di Montale

Un aiuto a Montanari e Gatti per pagare il Microscopio

 Comitato contro l’inceneritore di Montale

ricevuto ed inoltrato


salve a tutti,
come GAS e Mercatino Biologico, stiamo raccogliendo fondi per dare una mano alla ricerca sulle nanopatologie: l'annosa storia del microscopio/Montanari!  che sta vivendo un momento molto triste e delicato,  dopo che il microscopio, per decisione della Onlus e di Grillo,  è stato trasferito ad Urbino, dal 22 gennaio 2010 (oltre un anno fa),  NON è stato MAI utilizzato ne dall'Università, ne da Montanari/Gatti, a cui spettava di diritto almeno una volta la settimana(!!!).  Ma il grosso poblema è il muro di gomma di silenzi, che si è creato da parte dell'Università, di Grillo della Bortolani ...etc.. e quindi il microscopio resta a Urbino ancora imballato! 

Per questI motivi Montanari e Gatti  hanno dovuto riprendere un nuovo microscopio (costo di 400.000 euro) per proseguire le analisi e le ricerche, ma non riescono a pagarlo e credo che dovremmo dare una mano !

Credo fermamente  nel fatto che il Dott. Stefano Montanari e la Dott.ssa Antonietta Gatti debbano essere messi nelle condizioni di fare ricerca, una ricerca volta al bene comune, perciò vi chiedo anche pochi euro , con i quali potremmo fare un versamento unico.

Qualche documento  per aggiornamento:

Montanari è andato a Urbino nel settembre 2010 per chiedere di utilizzare il microscopio

inoltre, dal sito di Montanari:
Ancora una lettera a Grillo   e  Montanari incontra Grillo allo spettacolo di Modena
Donazioni   e  Sostienici - Quanto è arrivato?

Ve lo ricordate MORIRE A NORMA DI LEGGE?  lo ho riascoltato e vi invito a farlo anche voi,  è completissimo già nel 2006 tutto era chiaro, tutti gli aspetti di questa tipologia di inquinamento ...  è il video che mi ha fatto "svegliare" e conoscere questa triste e complessa realtà dell'inquinamento, credo che se non c'erano Montanari e Gatti molti sarebbero rimasti nella più nera ignoranza!!! Gli dobbiamo "almeno" questo , non credete?
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Comunicato stampa - Coordinamento dei Comitati della Piana Firenze – Prato - Pistoia

11 febbraio 2011
COMUNICATO STAMPA
Con preghiera di massima diffusione

Inceneritore di Montale - Non ci resta altro che piangere...!!

si potrebbe citare Troisi e Benigni se si prendesse sul comico l'ultimo comunicato stampa della provincia di Pistoia sull'ennesimo superamento dei limiti della diossina da parte dell'inceneritore di Montale prontamente denunciato dalla dott.ssa Gentilini e dai Comitati dei Cittadini ...
Ci troviamo di fronte ad una amministrazione pubblica che smentisce e contraddice l'ARPAT, il suo organo tecnico, affermando che in dicembre, due mesi fa, non c'è stato il superamento del valore limite di attenzione per la diossina che è di 50 picogrammi, pari alla metà del limite tassativo di legge, il contrario di quando il direttore dell'ARPAT ha affermato e scritto il 20 gennaio.
Il limite di legge per gli inceneritori per la diossina emessa dal camino è infatti di 100 picogrammi per metro cubo di fumi, il limite che venne sforato due volte di seguito nel 2007.
La metà di questo valore, definito valore limite di attenzione, e che comprende sia il valore misurato che il limite di incertezza, era stato previsto dalla provincia di Pistoia nel 2008 per giustificare, sul versante ambientale e sanitario, il potenziamento dell'inceneritore da 120 a 150 tonnellate di rifiuti urbani, industriali ed ospedalieri che si possono bruciare ogni giorno, un limite il cui superamento impone l'immediata manutenzione dell'impianto,.
Tutto questo è previsto nell'allegato B (istruzione19) dell'autorizzazione all'inceneritore rilasciata dalla provincia. lo ricordiamo alla provincia di Pistoia ed al suo assessore all'Ambiente, Rino Fragai.
Purtroppo le cose non sono comiche nel nostro territorio, ma tragiche, se si considera che ogni giorno l'inceneritore di Montale emette un milione di metri cubi di fumi e che 100 picogrammi di diossina sono, per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, più di una dose giornaliera massima ammissibile per una persona adulta, ed oltre tre dosi massime ammissibili per un bambino, e che tutta questa diossina si va ad accumulare ed aggiungere a quella che già avvelena gli alimenti prodotti nel nostro territorio. La prevista immediata manutenzione si legge che è stata fatta dopo due mesi, violando così l'autorizzazione della provincia, questo senza che l'assessore se ne accorga.

Ma ancora più tragico è apprendere, sempre dal comunicato stampa dell'amministrazione provinciale, che il successivo controllo delle diossine, eseguito appena due settimane fa, avrebbe dato un risultato pari a 84 picogrammi di diossine per metro cubo, valore vicinissimo a quel limite di 100 che impone, per legge nazionale ed europea, l'immediata chiusura dell'impianto e la denuncia penale, e che questo fatto , a detta dell'assessore all'Ambiente della provincia,, non comporta "alcuna condizione di allarme".

Contento lui, mentre a noi, comuni cittadini, non resta altro che piangere
... nell'attesa che qualche Autorità, magari meno tranquilla dell'assessore Fragai, non chiuda definitivamente questo impianto: inutile, costoso e nocivo e che inizi finalmente la bonifica.

Coordinamento dei Comitati della Piana FI – PO - PT

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DIOSSINE, POLVERI, METALLI PESANTI ...L'INCENERITORE DI MONTALE DEVE CHIUDERE

 Comitato per la Chiusura dell'Inceneritore di Montale

la verità viene a galla:

Prima ARPAT ha ammesso che l'inceneritore di Montale è in larga parte IL RESPONSABILE della contaminazione da diossine e PCB riscontrata in tutta l'area di ricaduta (in particolare nei cibi: polli, uova, manzo, pesce gatto, ecc e nell'acqua  ) adesso la ASL afferma che c'è un rapporto diretto fra l'inceneritore e il continuo superamento delle polveri (PM10) registrato DA ANNI dalla Centralina di Montale (posta in area rurale, ma ad 800 metri dall'inceneritore e da sempre la peggiore di tutta la Toscana) e che non è sbagliato SPEGNERE L'INCENERITORE nei periodi in cui si superano i livelli di PM10.

E come se non bastasse si viene a sapere (come sempre con incredibile ritardo) e grazie solo alla Dott.ssa Patrizia Gentilini, che a dicembre  - ancora una volta - l'inceneritore ha superato il limite autorizzativo di emissione delle diossine previsto dall'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) rilasciata dalla Provincia.  L'AIA prevede, per una circostanza del genere una immediata comunicazione, il fermo ed una manutenzione straordinaria.

Questo non ci risulta sia stato fatto.

IL SINDACO DI MONTALE HA DICHIARATO DI ESSERE PRONTO A CHIUDERE L'INCENERITORE


Spett.le Sindaco, restiamo in attesa di poterla ringraziare per la chiusura delll'inceneritore quando dalle parole vorrà passare ai fatti.

Adriana Pagliai


Coordinamento dei Comitati per la salute della Piana
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INCENERITORE DI MONTALE: Lettera Aperta al presidente della Provincia di Pistoia

DOMENICA, 06 FEBBRAIO 2011 Pagina 7 - Pistoia
 
GENTILINI SCRIVE A FRATONI:
«A dicembre superato il limite autorizzato di diossine. Silenzio assoluto»